Glutine e Celiachia

Glutine e Celiachia

Cosa è il Glutine?
Viene chiamata col nome glutine una grossa molecola proteica (non solubile in acqua) costituita da due classi di proteine Gliadine e Glutenine che troviamo in alcuni tipi di cereali.
Pertanto, il complesso proteico del glutine è composto da:

  • la gliadina, una particolare prolammina, con elevato contenuto di glutammina (40%) e di prolina (14%) presente nel frumento
  • la glutenina che troviamo principalmente nell’endosperma della cariosside di cereali come frumento, segale, farro, orzo

L’endosperma è un tessuto vegetale contenuto all’interno del seme del cereale. Va precisato che non tutti i cereali contengono Glutine, infatti, per esempio, miglio, riso integrale, grano saraceno, quinoa e mais, non contengono proteine del Glutine.

Anche l’avena è priva di glutine, ma molto spesso è contaminata durante le fasi di lavorazione.

Per la sua caratteristica di essere “colloso”, il glutine è largamente adoperato:

  • con funzione di addensante nella preparazione di tavolette o pastiglie di alcuni farmaci
  • come collante per l’apprettatura di carte e tessuti a livello industriale
  • per dare consistenza ad una serie di prodotti industriali (ad esempio sughi, cioccolato, creme ecc.)

Celiachia, intolleranza al Glutine

Il glutine è dannoso?
In tanti (esperti e non) rispondono a questa domanda affermando che il glutine è nocivo solo per i soggetti geneticamente predisposti, ai quali, anche solo piccole tracce di glutine, provocano una reazione immunitaria anomala del duodeno (intestino tenue) e che induce un appiattimento dei villi intestinali.
Tali soggetti, chiamati celiaci, soffrono di celiachia: la malattia autoimmune causata da intolleranza al glutine.
Il fenomeno di appiattimento dei villi è tale per cui si ha una riduzione della superficie di assorbimento delle sostanze nutritive al punto da causare serie problematiche nutrizionali nonché il rischio di sviluppare numerose patologie.

Purtroppo, a ben vedere, il glutine è dannoso anche per i soggetti che non manifestano sensibilità al glutine o vera e propria celiachia. Vediamo in dettaglio come mai.

I danni del Glutine all’intestino

Il consumo di glutine è in grado di danneggiare le pareti intestinali e, alla lunga, è causa di permeabilità intestinale. Abbiamo già visto di che cosa si tratta parlando della dibiosi intestinale. La permeabilità intestinale è l’anticamera di numerose malattie autoimmuni come artrite reumatoide, morbo di Chron, sclerosi multipla, diabete ed anche celiachia.
È quanto emerge dalle ricerche dell Dr. Alessio Fasano (probabilmente il maggiore esperto mondiale nella ricerca su glutine, permeabilità intestinale e malattie autoimmuni).
Il dott. Fasano è capo della ricerca presso l’Università del Maryland Celiac Research Center, nonché autore di svariati studi scientifici che vengono pubblicati su autorevoli riviste internazionali.
Già nel 2000, il dr. Alessio Fasano ha scoperto che il Glutine agisce sulla mucosa intestinale innescando la produzione di Zonulina. Questa proteina è in grado di “allentare” i legami tra le cellule della parete intestinale creando degli “spazi” tra una cellula e l’altra. In buona sostanza è proprio la Zonulina a causare permeabilità intestinale.

Dott. Alessio Fasano

Il dottor Fasano ha scritto un libro in cui descrive i danni del Glutine al nostro intestino: “Gluten Freedom“.

Gluten Freedom
Dottor Alessio Fasano
Fondatore e Direttore del
Celiac Research Center
Massachusetts General Hospital
Harvard medical school

I danni del Glutine alla Tiroide

Secondo gli studi condotti da numerosi ricercatori:

Magazzu (1983), Collin (1994), Borg (1994), Batge (1998), Ventura (1999), Sategna-Guidetti (2001), Barera (2001), La Villa (2003), Jiskra (2003), Berti (2000), Kowalska (2000), Counsell (1994), Valentino (1999)

svariati casi di ipotiroidismo registrano un notevole miglioramento clinico (inclusa la possibilità di riduzione progressiva dei farmaci per la tiroide) andando a eliminare il Glutine dalla dieta.

Secondo Konopka (1976) il consumo di glutine determinerebbe un’interferenza cronica a livello cellulare che mette la tiroide sotto stress.
In circa 7 mesi senza assunzione di glutine si nota una normalizzazione della capacità di buffer c-AMP dei tessuti della tiroide.

Da qui deriva il forte (ma fondato) sospetto, che una gran parte dei soggetti affetti da patologie alla tiroide, potrebbe appartenere a quel 90% di celiaci in Italia, che non sono ancora stati diagnosticati. Va infatti tenuto presente che i celiaci diagnosticati in Italia sono circa 60.000, a fronte di circa 560.000 stimati da ricerche fatte su ampi gruppi rappresentativi dell’intera popolazione.
Pertanto, ci sarebbero circa mezzo milione di persone celiache, inconsapevoli di esserlo, ma che soffrono di disturbi cronici.
Ma non è tutto: un ulteriore 15% degli italiani (perciò 7-8 milioni di persone) non risulteranno mai positivi ai test ematici di celiachia pur presentando grosse quantità di anticorpi celiaci nelle feci.
Con una dieta senza glutine, questi soggetti, vedono svanire una serie di disturbi come:

  • mal di testa
  • nervosismo
  • stanchezza
  • dolori articolari
  • fibromialgia

I danni del Glutine al cervello

Da tempo è risaputo che esiste una stretta connessione tra cervello e sistema nervoso enterico (ossia il “secondo cervello” del tratto digestivo). Recentemente, alcuni ricercatori, hanno iniziato a studiare gli effetti del glutine in relazione a:

  • risposta del sistema immunitario
  • assorbimento dei nutrienti
  • salute del cervello

I risultati di questi studi evidenziano che chi soffre di celiachia e IBS, soffre di mal di testa ed emicranie assai più frequenti rispetto a persone sane. Un altro studio, fatto su bambini affetti da celiachia con frequenti mal di testa, ha evidenziato che, se alimentati con una dieta priva di glutine, si otteneva un alleviamento del mal di testa nella stragrande maggioranza dei casi. Ma la cosa ancora più preoccupante è che, in pazienti con malattia celiaca, sono state riscontrate con Risonanza magnetica (RMN) perfino delle anomalie cerebrali. Specie nelle persone che lamentavano frequenti mal di testa, si è riscontrato il più elevato grado di anomalie al cervello.
In alcuni casi, si trattava perfino di perdita di materia cerebrale

L’infiammazione gastrointestinale nei soggetti affetti da celiachia è stata studiata dai ricercatori della John Hopkins University School of Medicine, i quali hanno trovato un legame con la schizofrenia.
Ciò accade per via della iper-attivazione del sistema immunitario e la maggiore capacità di agenti patogeni (tossine) di circolare nel flusso sanguigno.

Il ricercatore Borg (1994) ha fatto notare che un’alimentazione senza glutine apporta un notevole sollievo in un paziente con monoartrite, in ogni caso, il fenomeno autoimmune, alimentato dall’intolleranza al glutine, lascia danni irreversibili evidenti sul legamento talo-navicolare.
Altri possibili danni derivanti dal consumo di glutine sono:

  • calcificazioni cerebrali
  • demineralizzazione ossea
  • alterazioni ormonali e disturbi del mestruo
  • problemi di fertilità

È stato dimostrato che la difficoltà dell’organismo nel gestire il glutine, provoca un incremento dei peptidi oppioidi che può interferire con l’enzima decarbossilasi e andare ad alterare i delicati equilibri cerebrali e le numerose funzioni della serotonina.
Nel 60% dei pazienti autistici, Pedersen (1999) ha rilevato elevati livelli di un tripeptide glutinoso nelle urine. Questo peptide stimola oppioidi attivati proprio dalla serotonina. Sappiamo che la serotonina è un neuro-trasmettitore multifunzionale, che se viene alterato, può determinare uno stato di eccitazione nervosa e può anche essere coinvolto in disturbi del sonno e/o alterazione degli input sensoriali, nella regolazione della temperatura e nel controllo dell’umore (Tortora 1990, “Principles of Anatomy and Physiology“, 6th Ed., Harper & Row).
Anche la depressione è direttamente collegata ai livelli della serotonina, non a caso, il famosissimo Prozac, non è che un inibitore di un recettore della serotonina (DeMyer 1981).

Glutine e Alzheimer

Il libro Grain Brain scritto dal professor David Perlmutter è stato pubblicato dalla Mondadori, in italia si trova sotto il titolo:
La dieta intelligente.

Di cosa parla, nel suo libro, l’autorevole neurologo americano?
Nel libro del prof. Perlmutter troviamo le allarmanti statistiche dell’Alzheimer negli Usa, che vede ben 5,4 milioni gli americani affetti da questa malattia degenerativa. Si tratta di un nuovo ammalato ogni 67 secondi per un ammontare di circa 200 miliardi di dollari all’anno di spese sanitarie!
Il neurologo ha studiato lo stile di vita e le abitudini alimentari delle persone affette da Alzheimer, arrivando a concludere che la malattia è associata all’assunzione di glutine e caseina.
Glutine e Caseina, se consumati insieme, producono quello che viene detto “effetto crociato”, che ha un impatto devastante sulla salute. Se a tutto questo, si aggiunge il ruolo tossico di zuccheri e carboidrati (consumati in modo massiccio specie in occidente), nonché l’inquinamento da metalli pesanti, si ottiene un esito terrificante.
Ovviamente questa combinazione di fattori è alla base, non solo dell’Alzheimer, ma anche delle malattie autoimmuni più diffuse, come artrite reumatoide e fibromialgia.
Fortunatamente, la bella notizia è che i pazienti che modificano il proprio regime alimentare eliminando (o limitando in modo drastico) gli alimenti ricchi di glutine, ottengono una guarigione totale o comunque grossi miglioramenti.

Glutine e Tumori

Cosa dire della relazione tra Glutine e Tumori?
Consentimi di essere un po’ rude e diretto e di esprimere la mia opinione:

Siamo difronte ad un avvelenamento collettivo, causato da disinformazione, da un lato, e forti interessi economici, dall’altro.

L’oncologa Maria Rosa Di Fazio (Oncologia Integrata, Centro medico internazionale SH Health Service di San Marino) ha scritto un libro:

Mangiare bene per sconfiggere il male, nel quale spiega (dall’alto della sua esperienza più che ventennale di oncologa) che il glutine debilita il sistema immunitario (che “guardacaso” risiede al 70% nell’intestino).

La dottoressa Maria Rosa Di Fazio è molto chiara e non usa mezzi termini:

L’eccesso di glutine ci “asfalta” il sistema immunitario, mettendolo fuori uso sotto una coltre appiccicosa – il glutine, appunto – che gli fa perdere la sua capacità di fare da sentinella del nostro benessere. Quella “colla” lo rende infatti cieco e sordo.

Alimenti senza Glutine

Se stai pensando che la soluzione possa essere quella di comprare alimenti senza glutine (o Gluten Free), permettimi di farti presente che potrebbe non essere un’idea tanto salutare.

La stessa oncologa, dott.ssa Maria Rosa Di Fazio mette in guardia: quel genere di prodotti, purtroppo, nasconde numerose “addizioni” (grassi saturi, addensanti e altri misteriosi componenti). Tali ingredienti sono necessari per sopperire all’assenza di glutine e ottenere la consistenza e il sapore adatto alla commercializzazione in larga scala.

Rimedi per la Celiachia

In fase di sperimentazione, c’è un vaccino contro la celiachia: il vaccino Nexvax2. Il gastroenterologo, capo ricercatore Dr Jason Tye-Din, del WEHI e del Royal Melbourne Hospital, afferma che questo vaccino ha come scopo quello di “insegnare” al sistema immunitario in che maniera “gestire” il glutine.
Pensi che sia una soluzione? Io non lo credo, anzi, a mio modesto parere, resta sempre il fatto che il glutine è una colla e che, come abbiamo visto, è in grado di causare gravi danni al corpo umano.

Pertanto, pur evitando che il nostro sistema immunitario diventi troppo aggressivo in presenza di glutine, non si salva il corpo dai danni che ne derivano continuando a ingerire glutine con pasta e prodotti da forno!

A mio avviso, il rimedio migliore, resta sempre quello di eliminare la causa della ferita, piuttosto che metterci un cerotto sopra!
Eliminare il glutine dalle proprie abitudini alimentari non solo è possibile, ma consente di prevenire un mucchio di problemi alla salute.

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Tutte le informazioni pubblicate su CerealiNoGrazie.com sono a carattere puramente divulgativo, non vi è alcuna garanzia che i contenuti siano privi di errori. Tali contenuti non sono e non devono essere considerati né prescrizioni, né consulenze mediche. Prima di prendere decisioni riguardo alla propria salute, incluso un cambio del proprio regime alimentare, è necessario consultare il proprio medico.

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