Artrite reumatoide

Artrite reumatoide

Questa patologia autoimmune non va confusa con l’artrosi, in quanto l’artrosi è una patologia di tipo degenerativo che coinvolge principalmente la cartilagine (nel punto di articolazione tra due ossa). L’artrite remautoide, invece, è una patologia di tipo infiammatorio (autoimmune) e riguarda la membrana sinoviale.

Per poter comprendere le cause dell’artrite reumatoide, è necessario comprendere come funzionano le articolazioni.

La membrana sinoviale è un sottile tessuto connettivo, presente nelle articolazioni, che riveste internamente la cosiddetta capsula articolare e la parte articolare dell’osso.
In buona sostanza, le ossa dell’articolazione, sono ricoperte di cartilagine e sono racchiuse nella membrana sinoviale, che è a sua volta circondata dalla capsula articolare. Pertanto, le cartilagini sono separate (lubrificate) dal liquido sinoviale, che è all’interno della membrana sinoviale.
La parte del tessuto che è a diretto contatto con il liquido sinoviale è ricca di macrofagi che hanno il compito di ripulire il liquido stesso dai detriti che si creano inevitabilmente per usura, urti e microlacerazioni dell’articolazione stessa.

La funzione della cartilagine (anche detta ialina) è quella di assorbire gli urti e ridurre l’attrito tra le due ossa.
La cartilagine è morbida ed estremamente elastica, è composta da matrice extracellulare che contiene:

  • acqua
  • collagene
  • proteoglicani (che hanno il compito di assorbire acqua)
  • Gag
  • condrociti

Si tratta di un tessuto non vascolarizzato, pertanto significa che il nutrimento avviene grazie alle cellule della membrana sinoviale che vanno a immettere proprio nel liquido sinoviale sia l’ossigeno che le sostanze nutritive.

Esistono molti tipi diversi di artrite (più di cento), tra le più comuni abbiamo:

  • artrite gottosa (derivata dalla gotta)
  • artrite psoriasica (conseguenza della psoriasi)
  • artrite reumatoide (ne soffre circa lo 0,6% degli italiani)

L’artrite reumatoide colpisce soprattutto tra i 35 e i 50 anni e di costoro, entro dieci anni, circa il 50% diviene inabile al lavoro. Abbiamo già detto e ripetiamo che l’artrite reumatoide è una malattia autoimmune e questo significa che si sviluppa poichè è il sistema immunitario ad attaccare prima la membrana sinoviale e poi gli altri tessuti dell’articolazione. Purtroppo l’infezione diviene cronica in breve tempo.

I sintomi dell’artrite reumatoide

I sintomi dell’artrite reumatoide sono, in fase iniziale, legati alle articolazioni:

  • rigidità
  • dolore
  • tumefazione

nella seconda fase, inizia un processo che va a degradare le cartilagini dell’osso sottostante. La malattia, però, non si limita alle cartilagini: diventa una vera e propria infiammazione cronica e può attaccare anche:

  • i polmoni, dando origine a pleuriti e pericarditi
  • i vasi sanguigni (aterosclerosi)
  • gli occhi (cataratta)

Le cause dell’artrite reumatoide

Non sono pochi gli studi che hanno messo in evidenza che esiste un collegamento tra disbiosi intestinale e artrite remautoide. Ciò accade poiché la disbiosi intestinale causa la maturazione delle cellule dendritiche, che vanno ad attivare il nostro sistema immunitario contro i tessuti del corpo.
La disbiosi intestinale, a sua volta, è causata dall’eccessivo consumo di carboidrati complessi.
Tali carboidrati sono, infatti, la causa di:

  • SIBO (Small Intestinal Bacterial Overgrowth), ovvero di una crescita batterica esagerata e incontrollata nell’intestino tenue.
  • Leaky Gut Syndrome (Sindrome dell’intestino gocciolante) anche nota col nome di permeabilità intestinale

L’intestino così mal messo, comporta un aumento dell’attività del nostro sistema immunitario. L’infiammazione, va ad attivare la produzione di citochine infiammatorie (tramite l’istamina di cui abbiamo già parlato qui).

Le cellule dendritiche sono portate a credere che ci sia una invasione da debellare per via della presenza di molecole infiammatorie e quindi vanno ad attivare i linfociti. A quel punto, i linfociti attaccano i tessuti del corpo stesso, poiché sono iperattivi.

Stesso fenomeno, per fare un esempio, avviene nel caso di allergia al polline, in cui la risposta immunitaria contro i peptidi del polline si scatena poiché queste proteine sono molto simili ad alcuni tessuti del corpo umano. Pertanto i linfociti, iperattivi, aggrediscono non solo il polline, ma anche i nostri tessuti.

Rimedi per l’artrite reumatoide

Una volta che il processo infiammatorio (flogosi) è in atto, l’unico modo per rallenatare la malattia e pensare di farla regredire, è quello di ripristinare la salute dell’intestino tenue.
Per fare ciò, occorre ristabilire l’equilibrio della flora intestinale, modificando le abitudini alimentari. Infatti, una drastica riduzione del consumo di alimenti ricchi di carboidrati e amidi (pasta, pane, patate, riso, legumi) può far regredire lo stato di disbiosi intestinale e riportare lentamente la situazione alla normalità.

Forse ti può sembrare banale (o addirittura impossibile) che si possa guarire da malattie autoimmuni, come l’artire reumatoide, con uno stile di alimentazione paleo, e con una adeguata integrazione, ma come già spiegato altre volte, il corpo umano è fatto di tessuti vivi, in grado di rigenerarsi e auto ripararsi. Ciò che compromette, disturba e inibisce l’auto riparazione è il persistere della causa scatenante, che sono appunto i carboidrati (lo zucchero).

Contrastare l’artrite reumatoide

Oltre a modificare le proprie abitudini alimentari, è fondamentale una adeguata integrazione di nutrienti.

  • Vitamina D: per modulare la risposta immunitaria e impedire ai linfociti di attaccare i nostri tessuti
  • Omega 3: grassi indispensabili capaci di contrastare eicosanoidi cattivi (prodotti nella infiammazione dell’artrite)
  • Vitamina B3: per migliorare la mobilità delle articolazioni (riduzione del dolore e delle rigidità)
  • Vitamina B9: alcuni studi confermano che può alleviare i sintomi dell’artrite
  • Rame: ci sono studi secondo cui, il rame, è molto utile nel trattamento dell’artrite reumatoide
  • Calcio: minerale molto utile per curare l’artrite (perché è la materia prima per ricostruire l’osso)
  • Picnogenolo: antinfiammatorio usato in casi di varie forme di artrite, coadiuvante per l’azione riparatrice sul collagene danneggiato
  • Zenzero: spezia molto utile nella cura dell’artrite, infatti secondo una ricerca farmacologica svolge una funzione comparabile a quella dei cosiddetti fans (farmaci antinfiammatori non steroidei)
  • Chiodi di garofano: potente antinfiammatorio naturale in grado di regolare l’azione flogistica dei macrociti (azione che scatena l’artrite reumatoide)
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