Il Sodio

Il Sodio

Come elemento chimico, il sodio ha simboloNa” ed è di colore argenteo, in latino “natrium”, in greco “nítron”: parola antichissima che potrebbe provenire dal termine egiziano “ntry”, che corrisponde a “puro, divino”. Gli egiziani usavano il natron per l’imbalsamazione dei corpi, poiché assorbiva i liquidi dell’organismo ed era ottimo per la conservazione dei defunti.
Il sodio, è conosciuto sin dalla notte dei tempi per le sue proprietà antibatteriche, mentre nel Medioevo veniva adoperato per combattere il mal di testa.
Soprattutto in passato, il sodio era impiegato per la conservazione degli alimenti, mentre oggi è assai adoperato per esaltare e insaporire i cibi confezionati, ed è  altrettanto largamente utilizzato negli integratori per sportivi.

Il sodio è uno dei minerali più abbondanti nel corpo umano: in un adulto ne troviamo circa 92 grammi (di cui, quasi la metà, nei liquidi extracellulari).
Nell’organismo umano, il sodio è presente in:

  • tessuto osseo
  • tessuti connettivi
  • tessuto cartilagineo
  • liquidi extracellulari (circa il 40% del totale)

Nel corpo umano il sodio partecipa a diversi processi:

  • mantenimento dell’equilibrio idro-salino
  • insieme al potassio (pompa sodio – potassio) regola il passaggio di fluidi e nutrienti all’interno e all’esterno delle cellule
  • partecipa alla trasmissione degli impulsi nervosi
  • trasporto attivo dei metaboliti
  • il sodio presente nei tessuti delle ossa è utilizzato come “riserva” e viene utilizzato, al bisogno, per regolare il pH del sangue
  • contribuisce a regolare pressione e volume del sangue

Sale e Sodio sono la stessa cosa?

Da un punto di vista chimico, il sale è composto da sodio e cloruro di sodio. Nella composizione degli alimenti troviamo altre forme di sodio:

comunque, il sale ammonta a circa il 90% del sodio che consumiamo tutti i giorni.

Il sale aggiunto a tavola sulle pietanze rappresenta solo il 6% dell’apporto quotidiano di sodio, mentre un ulteriore 5% proviene dal sale aggiunto durante la cottura dei cibi. Tutto il resto, deriva dal consumo di cibi lavorati preconfezionati, che per motivi di conservazione o esaltazione dei sapori, è molto ricco di sale.

Fabbisogno di sodio

La raccomandazione della National Academy of Science’s Institute of Medicine in merito al consumo giornaliero di sodio per un adulto è di non superare 2.300 mg al giorno, corrispondenti a circa 1 cucchiaino di sale da tavola (ossia 40% di sodio). Però, la media di consumo di sodio per gli occidentali va ben oltre i 3.400 mg al giorno (circa 1 cucchiaino e mezzo di sale).

Il Sodio causa ipertensione?

Ed eccoci qua ad affrontare l’ennesimo “dogma”, tanto diffuso e decantato, ma che non corrisponde al vero! La vera causa di ipertensione non è il sodio: chi segue questo Blog avrà ormai capito che il nemico della salute umana è lo zucchero. Infatti, è l’insulina la causa dell’ipertensione. Non è un caso, infatti che circa due terzi dei soggetti insulino-resistenti soffrono di pressione alta e questo dato, già da solo, mette in relazione l’eccesso di carboidrati con l’ipertensione. Ma vediamo in che modo l’eccessivo consumo di carboidrati è la principale causa di ipertensione.

Anzitutto, facciamo un passo indietro e poniamoci una domanda: come mai, da giovani, pur consumando alimenti ricchi di sale, non si soffre di ipertensione?
Quando si mangia salato, il nostro corpo ha un metodo efficacissimo per liberarsi del sale in eccesso: lo stimolo della sete. Infatti è sufficiente bere di più per dare modo ai reni di smaltire il sale in eccesso con le urine. Allora, come mai ad un certo punto, con l’avanzare dell’età, questo semplice meccanismo dovrebbe smettere di funzionare? Te lo sei mai domandato?

Ebbene, le risposte sono scritte da molto tempo su ogni libro di biochimica e medicina.
Il corpo umano ha a disposizione un ormone: l’aldosterone la cui eccessiva produzione, induce i reni a trattenere il sodio e al tempo stesso ad eliminare potassio. A questo punto, la vera domanda è: cosa innesca la produzione dell’ormone aldosterone?
La risposta è anch’essa scritta a chiare lettere sui libri di medicina: si tratta di un altro ormone: l’insulina. Ogni volta che mangiamo carboidrati, per impedire l’innalzamento della glicemia ed evitare il coma glicemico, il nostro pancreas produce insulina che a sua volta attiva la produzione di aldosterone.
Come mai il corpo reagisce in questo modo?
La risposta è che l’insulina obbliga le cellule ad assimilare lo zucchero (glucosio) e dal momento che il sodio consente di regolare l’osmosi dei fluidi, al fine di assimilare glucosio dalla matrice extracellulare, i reni vengono obbligati a trattenere sale. Il risultato di questa catena di fenomeni è la ritenzione idrica che a sua volta innesca la pressione alta (poiché vi è l’aumento del volume di acqua nel sangue).

Arrivati a questo punto, ti pongo nuovamente la domanda: quale è la causa dell’ipertensione? Spero che adesso sia chiaro che la risposta non è il sodio, bensì lo zucchero (carboidrati).

Come abbassare la pressione alta?

Se ti è chiaro quanto esposto sopra, qui potrei anche non scriverci nulla!
A questo punto mi sembra palese che per riguadagnare valori normali di pressione, è sufficiente ridurre, in modo drastico, il consumo dei carboidrati, in ogni loro forma (pane, pasta, pizza, riso, legumi, patate ecc.). Questa modifica alla dieta quotidiana, porta a delle abitudini alimentari che potremmo definire “Paleo dieta“.
Pertanto, risulta quantomeno ridicolo sentir dire di mangiare con poco sale per combattere l’ipertensione.

Ascorbato di sodio

Come abbiamo già visto per PotassioMagnesio e Calcio, anche con il Sodio è possibile ottenere una sostanza che è un potente antiossidante, stiamo parlando dell’Ascorbato di Sodio (o sodio ascorbato) meglio noto come Vitamina C1. Si tratta semplicemente di Sodio miscelato ad Acido ascorbico (vitamina C). L’ascorbato di sodio è in grado di proteggere le molecole indispensabili dell’organismo dai danni dei radicali liberi.

Condividi Articolo

Tutte le informazioni pubblicate su CerealiNoGrazie.com sono a carattere puramente divulgativo, non vi è alcuna garanzia che i contenuti siano privi di errori. Tali contenuti non sono e non devono essere considerati né prescrizioni, né consulenze mediche. Prima di prendere decisioni riguardo alla propria salute, incluso un cambio del proprio regime alimentare, è necessario consultare il proprio medico.

CerealiNoGrazie.com partecipa al Programma Affiliazione Amazon EU, un programma di affiliazione che consente ai siti di percepire una commissione pubblicitaria pubblicizzando e fornendo link al sito Amazon.it




Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial