Le prugne
La prugna, anche detta “susina” quando è “fresca”, nasce sull’albero “Prunus domestica“, più semplicemente, albero del susino (di origine asiatica). Le prugne secche, o fresche (susine), sono un un frutto che può stare sulle nostre tavole tutto l’anno.
Dolci, energetiche, ricche di minerali, sono un vero toccasana per le ossa, ma non solo.
Cosa contengono le prugne
- potassio
- fosforo
- calcio
- magnesio
- ferro
- vitamina A (sotto forma di Beta-carotene e Luteina Zexantina)
- tiamina (vit. B1)
- riboflavina (vit. B2)
- vitamina C
- polifenoli
All’azione antiossidante e disintossicante, si aggiunge il potere drenante che facilita anche l’evacuazione intestinale. Le prugne sono un’ottima fonte di potassio.
Il nostro fabbisogno giornaliero di potassio è di 2–4 grammi: le prugne della California contengono ben 732 mg di potassio in soli 100 grammi, ovvero circa una dozzina di prugne (denocciolate). Ciò che rende perfette le prugne come snack è il fatto che pesano e ingombrano pochissimo. Ecco cosa dice la Commissione Europea riguardo alle prugne:
“le prugne secche contribuiscono al mantenimento delle normali funzioni intestinali”
ma per poter godere dei benefici delle prugne, è necessario consumarne almeno 100 grammi ogni giorno. Innumerevoli i benefici delle prugne per il nostro organismo:
- grazie al contenuto di carotenoidi (pro vitamina A) e polifenoli presenti nella polpa, le prugne svolgono una potente azione antiossidante, antinfiammatoria e disintossicante
- con un alto contenuto di fibre e acqua, garantiscono un effetto drenante e regolatorio, ottimo come lassativo per migliorare il transito intestinale e quindi combattere la stitichezza
- azione anti-stanchezza poiché le prugne sono un naturale integratore di potassio: (tonico cardiaco e muscolare in grado di prevenire i crampi)
- secondo una ricerca condotta dalla Florida State University, il regolare consumo di prugne secche aiuta a prevenire l’osteoporosi
- prevenzione tumore al colon: secondo uno studio della University of North Carolina, ed anche della Texas A&M University , pare che mangiare prugne secche abbia una azione in grado di regolare il microbiota intestinale, proteggendo quindi l’intestino dai rischi di cancro al colon.
- regolazione della glicemia nel sangue: il succo della prugna ha un elevato contenuto di fibre (solubili e insolubili). Le fibre sono in grado di rallentare l’aumento repentino del livello di zucchero nel sangue e dunque un prezioso aiuto per i diabetici
Una particolare varietà di prugne, sono le “Prugne Umeboschi” utilizzate per centinaia di anni dagli antichi samurai asiatici. Si tratta, in fin dei conti, di prugne secche, ma appartenenti a una famiglia di albicocche che cresce in Giappone e Cina. Vengono raccolte dall’albero detto “Prunus Mume” e sottoposte a un lungo processo di fermentazione (minimo sei mesi) per mezzo delle foglie di Shiso. Questi frutti sono ricchi di tiamina (che aiuta la digestione e la salute del nostro sistema nervoso) e di riboflavina (in grado di stimolare la produzione di anticorpi). Inoltre, le prugne umeboschi sono ricche di acido citrico che aiuta l’assorbimento intestinale di minerali fondamentali come magnesio, calcio e ferro.
Controindicazioni delle Prugne
Un consumo esagerato di prugne potrebbe procurare diarrea, meteorismo o flatulenza, in quanto, abusandone, potrebbe crearsi troppa fermentazione intestinale (causata dagli zuccheri).
Per questa ragione, i soggetti che soffrono di colite e stipsi spastica, dovrebbero evitare di consumare troppe prugne.
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